Il punto di partenza è ricordare alle imprese che vogliono utilizzare i social media come strumento per incrementare le vendite, che questo risultato è la conseguenza di azioni e di una comunicazione appropriata, e non un risultato perseguibile “tout-court” in modo diretto.

E’ necessario stabilire una relazione con il pubblico dei social e creare contenuti che questo ritenga utili ai suoi bisogni.
Attenzione quindi all’ effetto “catalogo” che potrebbe riservare grosse delusioni.

Una lista sintetica degli argomenti meno desiderati ci dice:
– Troppi messaggi promozionali e/o autoreferenziali
– Troppi messaggi non rilevanti
– Messaggi fuorvianti e clickbaiting
– Mancate risposte ai propri messaggi
– Messaggi fuori luogo o fuori contesto
– Troppo seri o troppo burloni – troppi hashtag o troppe emoji
– Essere interrotto o disturbato nel proprio percorso “online”

I social media non vanno intesi semplicemente come un “negozio virtuale”, semmai renderlo desiderabile e accessibile (in altre piattaforme) stimolando fiducia, empatia e desiderio nel pubblico.

Quindi mai perdere di vista il significato profondo del termine “social” come luogo di aggregazione e piazza virtuale in tutte le sue accezioni, positive o negative che siano.
Sintetizzare in 200 parole un concetto “take away” di un aspetto complesso come questo non è facile ma ci abbiamo provato!