EVOLUZIONE IN ATTO NEL B2B

Chi sono i nuovi acquirenti nel B2B e come bisogna entrare in relazione con essi

Un cambiamento molto importante sta avvenendo nel mondo del lavoro: le nuove generazioni stanno entrando in azienda portando con sé le proprie abitudini e i loro modi di rapportarsi con l’ambiente esterno e di reperire le informazioni.

Questo cambiamento è molto importante e sta iniziando a modificare le pratiche correnti del lavoro in azienda e nello specifico anche nel settore del B2B.

Oggi i Millennial più giovani hanno intorno ai 30 anni, mentre i primi della generazione Z hanno poco più di vent’anni e stanno entrando nel mondo del lavoro, occupando spesso le posizioni di acquirenti nell’ambito del B2B.

Mentre i millennial sono i cosiddetti “nativi digitali”, gli appartenenti alla generazione Z sono cresciuti con i social media.

Questo cambia le modalità con il quale acquisiscono le informazioni necessarie anche alla loro vita professionale.

  • Sono “omnicanale”; abituati a trovare la risposta alle loro domande anche rinunciando alle relazioni interpersonali ma servendosi di più canali mediali. Sta di fatto che se nel 2016 l’acquirente B2B utilizzava in media 5 canali, ora nel 2021 pare che questa media sia diventata di 10.
  • La multimedialità è “obbligata”; non sono più sufficienti contenuti statici come il sito classico o documenti cartacei, ma sono necessari video, audio, grafiche animate e interattività.
  • Semplificare l’accesso ai contenuti e abbattere le barriere; parliamo di persone abituate a dedicare pochissimo tempo all’accesso e alla fruizione di contenuti, per cui l’accesso alle informazioni dovrà essere semplificato e il più possibile velocizzato.
  • Influencer? Quelli giusti; non basta più esibire il classico influencer, sanno discernere e preferiranno fidarsi di influencer che risultino realmente appassionati e coinvolti nel genere di prodotti o servizi di cui si parla, quindi più affidabili.

Non è certamente un cambiamento di poco conto quello atteso nei prossimi anni.

(fonte https://www.toprankblog.com/2022/01/new-b2b-buyer/)

generazioni sociali

ORA ARRIVA IL GROUNDEDNESS MARKETING

Ora arriva il “Groundedness Marketing”, una strategia o, se preferite, una nuova forma di marketing che punta su prodotti che dimostrino un’essenza di artigianalità, produzioni locali o tradizionali realizzate da persone reali o che richiamino ricordi del passato.

Questo è quanto emerge da un sondaggio pubblicato su Harward Business Review e condotto su un gruppo rappresentativo di consumatori statunitensi, secondo la quale una quota sempre maggiore di questi dimostra un interesse crescente verso prodotti che richiamino i loro luoghi o le persone, o che abbiano espliciti riferimenti alle identità ed esperienze del passato.

Tale tendenza sembra particolarmente presente nel settore alimentare, manifestandosi con piccoli mercati agricoli in crescita, aumento della domanda di prodotti da forno artigianali, ritorno ai marchi di generi alimentari tradizionali.

L’aspetto è tanto più sorprendente e contraddittorio se si considera che più la digitalizzazione e la globalizzazione permeano le nostre vite, rendendole sempre più virtuali, veloci e mobili, tanto più i consumatori manifestano il desiderio di ritrovare i loro ancoraggi emotivi legati alle tradizioni e al passato.

Un esempio di posizionamento di successo proviene dalla catena austriaca Billa che ha puntato a radicare il suo marchio alle identità locali del territorio.

Il Groundedness marketing sembra rappresentare dunque una strategia alternativa interessante in un trend che sembra lasciare spazio solo all’inarrestabile crescita delle vendite online.

(fonte Harvard Business Review – Why-we-buy-products-connected-to-place-people-and-past)

ARRIVA AMAZON BUSINESS

Arriva Amazon Business per il B2B; questa piattaforma, dedicata alle transazioni tra operatori commerciali, anche grazie agli sconvolgimenti dovuti alla pandemia, sta conquistando rilevanti quote di mercato nel commercio online, sconvolgendo molti dei tradizionali canoni di marketing relazionale in uso nel B2B. Oltreoceano sembra che già il 49% degli acquirenti di prodotti B2B affermi di cercare online articoli di proprio interesse su Amazon Business (fonte Wunderman Thompson Commerce). La domanda è se la stragrande maggioranza delle PMI e delle micro imprese operanti nel B2B, afflitte spesso da una cronica noncuranza e/o diffidenza verso il marketing digitale, sapranno comprendere la straordinaria portata di questa tendenza, un cambiamento che incide profondamente nei consolidati rapporti di fidelizzazione basati su relazioni interpersonali, e mette in discussione quote rilevanti delle proprie vendite.

(https://www.wundermanthompson.com/expertise/commerce/amazon-marketplace-services)